
Abbonamento Hellas Verona 2025/26, code ai bigonci
Numerosi i **tifosi gialloblù** presenti questa mattina ai **bigonci** dello **stadio Bentegodi** per sottoscrivere l’**abbonamento** alla nuova stagione, la settima consecutiva in **Serie A**.

L’Hellas Verona ringrazia e saluta Alessandro Berardi
Grazie di tutto Ale In bocca al lupo per il tuo futuro! Il messaggio e la foto pubblicati su Instagram dall’**Hellas Verona** per salutare l’ex portiere gialloblù, **Alessandro Berardi**.

Hellas Verona, visite mediche in corso per Ebosse
Da quanto appreso da Hellas Live, il difensore camerunese classe 1999 di proprietà dell’Udinese sta svolgendo le visite mediche col club gialloblù. Se **Enzo Ebosse** supererà le visite mediche, oggi raggiungerà in ritiro la squadra di Paolo Zanetti. Foto Instagram
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Sogliano: “Con sei squadre che si giocano due posti, il Verona si deve salvare all’ultimo minuto dell’ultima giornata”
Buongiorno a tutti. Volevo aspettare alcune settimane prima di parlare e fare una conferenza a 360 gradi. Oggi non sarà quel tipo di conferenza, ma voglio ragionare ad alta voce con voi, per farvi conoscere il mio pensiero. In questo momento avverto qualcosa che non è quello che vorrei sentire. Oggi è venerdì e domenica giochiamo contro una squadra molto forte, e ancora non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che però è da un po’ di mesi che abbiamo smesso di chiamare sogno. Perché per il Verona la salvezza è un sogno, come lo è stato per lo spareggio di due anni fa, e a Salerno l’anno scorso. Non dobbiamo dimenticare chi siamo e come siamo arrivati a giocarci questo obiettivo. Oggi, per riuscire a realizzarlo, dobbiamo ancora soffrire. Abbiamo due finali davanti, e per realizzare questo sogno - perché per me tale è, visto quanto tengo a questi colori, come voi - non dobbiamo dimenticare come abbiamo raggiunto le salvezze precedenti: sempre con un ambiente che ci ha spinto come mai prima, in casa e in trasferta. Le uniche cose su cui dobbiamo ragionare sono queste. Sono convinto che i tifosi ci daranno una mano, e la gente che vuole bene al Verona ha tutto il diritto di essere esigente. Ma noi oggi non dobbiamo pensare di giocare partite facili o scontate solo perché abbiamo più punti di altri. Abbiamo fatto 33 punti in una maniera molto dura, quindi voglio ripetere che, se vogliamo in tutti i modi provare a compiere un’altra impresa, dobbiamo sentire che stiamo facendo qualcosa di speciale. Vi ho detto che finché io sarò qui, chi andrà in campo darà sempre il 100%. Da questo momento dobbiamo tornare a pensare a chi siamo. Dalla prossima partita, contro una grande squadra, dobbiamo pensare di riuscire a fare una grande gara, con il cuore. Perché noi ci siamo sempre salvati con il cuore, mai con il miglior attacco o la miglior difesa, ma noi, insieme ai nostri tifosi, con il cuore. Speriamo che, a fine stagione, arrivino delle lacrime di gioia. Realizziamo insieme un’altra impresa, dopo quelle fatte negli ultimi due anni. L’impressione è che sia mancato un po’ di cuore in certe partite? "Io non ho detto che la squadra non ha messo il cuore. È successo che ci sono squadre forti. Con sei squadre che si giocano due posti, il Verona si deve salvare all’ultimo minuto dell’ultima giornata. I punti di vantaggio possono cambiare a ogni turno, con le vittorie che valgono tre punti. Per me la squadra, nelle ultime sette o otto sfide, ha sbagliato la prestazione solo con il Cagliari". Ti preoccupano certi risultati che potranno arrivare negli ultimi due turni? La designazione di Abisso come la valuti? "Io ho sempre detto che le ultime partite sono difficili da analizzare, con squadre che magari non si giocano molto, ma danno comunque tutto. Sarà una partita importante e difficile, anche per gli arbitri. Abisso ci ha diretto anche contro il Cagliari e io dico che è normale che anche l’arbitro debba capire le partite e che le squadre che si giocano ancora degli obiettivi avranno un po’ di tensione in più. Io questo mi aspetto, perché magari ammonire al primo fallo può condizionare la gara. Vedremo come si metterà la partita, ma io penso che Abisso abbia le qualità per venire qui e fare una buona gara". Ti ho visto quasi arrabbiato, Direttore. Cosa ti ha dato fastidio? "Io non sono arrabbiato, ma non sento quello che sentivo negli ultimi anni, ovvero che siamo vicini a realizzare un’impresa. E non lo dico per me, ma voglio trasferire questo pensiero alla squadra. Salvarsi sarebbe un’altra grande impresa. Se un ragazzo è qui da sei mesi e riesce a incidere, è una grande impresa. Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Per arrivare al risultato dobbiamo ragionare così. So che è difficile per noi, ma se non soffriamo non ci arriviamo. Questo è quello che è in grado di fare il Verona, che non vuol dire accontentarsi, ma per fare di più dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo, perché a inizio campionato ci davano tutti per retrocessi. Dobbiamo sentire la voglia di giocare questa partita difficile, contro una squadra fortissima, con grandi giocatori. Dobbiamo tirare fuori lo spirito dei 'signor nessuno' che devono caricarsi e tirare fuori tutto. Perché così facendo sarà dura anche per loro". Ha visto della sufficienza nei ragazzi nelle ultime settimane? "Quello che ti dice la testa è incredibile. Le squadre che stanno sotto giocano con un’altra testa rispetto a quelle che devono gestire qualche punto. Non parlo solo di noi, ma comunque non mi interessa questa analisi. So che la squadra deve dare il 100%, so che i tifosi possono aiutare, ma in campo vanno i giocatori e se la gente riconosce che ci mettono il cuore, allora ci salviamo come gli scorsi anni. Pensiamo che abbiamo due partite, due finali". Non le è sembrato che la salvezza fosse data per scontata nelle ultime settimane? "Nelle ultime partite succede di tutto, quindi non è stata data per scontata, ma vicina. Dobbiamo ricordarci che tutti vorremmo essere più tranquilli, ma non lo siamo. Quindi per giocare questa partita dobbiamo vivere questo momento con entusiasmo". Se arrivasse la salvezza, sarebbe la più difficile degli ultimi tre anni? "Ogni anno si pensa che sia la più difficile, perché una viene dopo l’altra. Penso allo spareggio, allo scorso anno a Salerno e poi a quest’anno, un campionato molto difficile in cui l’ambiente, la stampa, la società e i giocatori hanno speso tanto a livello nervoso. Però ora mancano dieci giorni. Quindi, pensando a certe partite, è sbagliato essere nervosi e arrabbiati. Dobbiamo essere orgogliosi di avere 33 punti e di avere la possibilità di giocarci una grande partita. E con il risultato, forse, raggiungiamo la salvezza. Se non ragioniamo così, facciamo un errore, io per primo". Con la nuova proprietà c’è confronto? Qual è il loro stato d’animo? "Mi confronto con la nuova proprietà, sa come ragiono io e come vivo questo momento. È normale ci siano tempi tecnici e di conoscenza, ma ora tutti noi vogliamo raggiungere questa salvezza. Poi è normale che sposteremo certi confronti a fine campionato". Dopo Lecce, la squadra ha avuto un po’ di difficoltà a gestire le emozioni. Come ha visto i ragazzi in questa settimana? "Parlando della partita, nel primo tempo il Lecce era più convinto, noi più contratti. Dopo il pareggio abbiamo fatto meglio, anche a livello mentale. Penso sia normale dire che siamo una squadra molto giovane, che si esalta quando fa risultato, ma a volte ha degli alti e bassi, ed è una cosa da sottolineare". Come sta la squadra a livello di infortunati? "Valentini ha iniziato ad allenarsi con la squadra mercoledì. Ha stretto i denti con il Lecce, anche se veniva da un fastidio muscolare. È un ragazzo che non molla mai e vedremo come starà da qui a domenica. Anche Dawidowicz è tornato ad allenarsi con la squadra e verrà valutato tra oggi e domani". Fonte: hellasverona.it

Ex Verona, Gomez annuncia il ritiro dal calcio giocato
Juan Ignacio Gomez Taleb, meglio conosciuto come Juanito Gomez, annuncia il ritiro dal calcio giocato. Classe 1985 - spegnerà 40 candeline il prossimo 20 maggio - l'attaccante della Virtus Verona lascia il campo da autentica leggenda del calcio italiano, con all'attivo 508 presenze e almeno un gol segnato in venti stagioni consecutive nei campionati professionistici, a partire dal suo arrivo in Italia dall'Argentina, a soli 19 anni. Nel corso della sua lunga carriera, Juanito è diventato anche un simbolo del football veronese, avendo militato in tre club del territorio: l'Hellas Verona - con cui ha esordito in Serie A - il Legnago Salus e infine la Virtus. Proprio con la maglia rossoblù ha collezionato 98 presenze e 16 gol in tre stagioni, dal 2022 al 2025, contribuendo in in maniera determinante allo storico approdo della squadra di Gigi Fresco al primo turno dei playoff nazionali di Serie C nel torneo 2022/23. Indimenticabile la sua rete nella vittoria per 1-0 sul campo del Padova, che ha garantito il passaggio del turno nei playoff di girone. Giocatore esperto e leader nello spogliatoio, Juanito vanta anche 89 presenze e 12 reti in Serie A. Oltre alle sue doti tecniche e acrobatiche - con il colpo di testa come marchio di fabbrica - si è distinto per professionalità e carisma, diventando un modello per tanti giovani calciatori. La Virtus Verona ringrazia Juanito per il suo straordinario contributo dentro e fuori dal campo, e gli rivolge un caloroso in bocca al lupo per il futuro. UN ABRAZO, JUANITO! Fonte Instagram Virtus Verona Un grosso in bocca al lupo a Juanito Gomez per i progetti futuri da parte di Hellas Live.

Sogliano: “Dobbiamo essere orgogliosi di avere 33 punti. Al futuro non penso. Gli allenamenti sono a porte chiuse per motivi di sicurezza”
“L’anno scorso è stata una stagione irripetibile. Arriviamo dopo due anni dove abbiamo speso tanto a livello nervoso sia come tifosi, che giocatori e stampa. Dobbiamo essere orgogliosi di avere 33 punti e di poterci giocare domenica una partita importante, contro una grande squadra. Con la nuova proprietà, com’è normale che sia, il confronto è quotidiano. Certi argomenti ora vengono spostati a fine stagione. Non penso al futuro. Perché gli allenamenti sono sempre a porte chiuse? C’è un regolamento che non ce lo permette. Per me la squadra è dei tifosi, ma per motivi di sicurezza non possiamo nemmeno farli venire, purtroppo, alle amichevoli” ha dichiarato il direttore sportivo gialloblù.

Sogliano: “I tifosi possono aiutare, ma in campo vanno i giocatori, altrimenti saremmo stati già salvi”
“Non sento quello che sentivo l’anno scorso e due anni fa. Io sono l’ultimo dei problemi. Se noi ci salviamo quest’anno, facciamo un’altra grande impresa. È difficile soffrire ogni anno, ma se noi non lo facciamo, non ci arriviamo al nostro obiettivo. Questo oggi è il Verona. Vorrei fare sempre di più, ma per farlo dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Voglio sentire la voglia e non il peso di fare questa partita, contro una squadra fortissima come il Como. Le squadre sotto di noi giocano con un altro spirito rispetto a noi. Verona la conosco bene, la squadra deve andare al massimo altrimenti facciamo fatica. La gente può aiutare ma in campo vanno i giocatori, altrimenti saremmo stati già salvi. Abbiamo due partite, due finali, poi penseremo al futuro. Salvezza datata per scontata? Coi tre punti può succedere di tutto, scontata no ma vicina sì. Tutti vorremmo essere più tranquilli, ma non lo siamo” ha dichiarato il ds Sean Sogliano.

Sogliano: ”La salvezza del Verona è un sogno. L’obiettivo l’abbiamo sempre raggiunto col cuore, non col gioco”
“Sono mesi che non parlo e volevo aspettare un altro paio di settimane per approfondire alcune tematiche. Ma oggi invece mi sento di dire quello che penso, ragionando ad alta voce. Penso che in questo momento avverto qualcosa che non vorrei sentire. Domenica giochiamo una partita difficilissima contro una squadra molto forte e ricordo che noi non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo. Il sogno per il Verona resta quello di conquistare la salvezza come contro lo Spezia ed a Salerno. Non dobbiamo dimenticare chi siamo e come ci arriviamo. Questo voglio condividerlo con voi. Noi per riuscire a realizzare questo obiettivo dobbiamo ancora soffrire, mancano due finali per realizzare questo sogno, Io ci tengo tanto a questi colori, all’Hellas Verona, come tutti voi. Sono convinto che domenica lo stadio ci darà una mano. Ma oggi non dobbiamo pensare che domenica sarà facile ed i 33 punti, conquistati li abbiamo ottenuti con fatica. Se noi vogliamo provare e cercare in tutti i modi di fare un’altra impresa, dobbiamo sentire dentro qualcosa di speciale. Dobbiamo tornare a capire come siamo riusciti a mantenere la categoria in questi anni, spegnando di fare una grande partita contro una squadra che con noi non c’entra nulla. Noi ci siamo sempre salvati sempre col cuore, non con miglior difesa, attacco o gioco. I tifosi sono fondamentali e anche domenica ci daranno una grande mano, di questo sono sicuro” ha dichiarato il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano.

Primavera Hellas Verona, domani a Monza i gialloblù si giocano l’accesso ai playoff
Ultima giornata del campionato di Primavera 1 2024/25 per il Verona, in una partita che può rivelarsi storica per le ambizioni dei gialloblù. L’avversario che i ragazzi di mister Paolo Sammarco affrontano questa settimana è il Monza del tecnico Oscar Brevi. La partita si gioca sabato 17 maggio alle ore 13, al centro sportivo 'Silvio e Luigi Berlusconi' di Monza. Nello scorso turno di campionato, disputato allo stadio 'Olivieri', il Verona ha affrontato la Juventus in una sfida conclusasi sullo 0-0, con i gialloblù che hanno sfiorato il gol del vantaggio all’80’, quando Vermesan ha colpito la traversa dalla distanza. Ai nastri di partenza dell’ultima giornata della 'regular season', il Verona si presenta con 60 punti in classifica, a sole tre lunghezze dai bianconeri, e inseguito da Milan e Cagliari, entrambi a quota 58. Classifica alla mano, se i rossoneri e i rossoblù dovessero trovare la vittoria rispettivamente contro il Genoa e l'Udinese, ai gialloblù basterebbe un pareggio per assicurarsi l'accesso ai playoff, in quanto in vantaggio in entrambi gli scontri diretti. Il Monza occupa la sedicesima posizione in classifica, con un margine di sei punti sulla zona playout e la permanenza in Primavera 1 già ipotecata. Gli ultimi risultati della formazione lombarda indicano solamente due vittorie nelle ultime dieci partite, ma entrambe di prestigio, ottenute contro avversarie di alto livello come Fiorentina e Lazio. Nonostante il piazzamento, i biancorossi sono quinti nella classifica dei gol segnati in campionato. Un contributo importante arriva dal centrocampista Alessandro Berretta, secondo miglior assistman della competizione con otto passaggi decisivi, alle spalle del solo Richi Agbonifo, autore di ben undici assist. Nella gara di andata, il Verona aveva conquistato la vittoria per 4-0 grazie alle reti di Vermesan, Ajayi, Agbonifo, e Nwanege. Queste le parole di mister Sammarco: “Sabato andiamo a Monza per l’ultima giornata della stagione regolare. Sappiamo l’importanza di questa partita e i ragazzi si sono allenati benissimo perché vengono da ottime prestazioni, come l’ultima contro la Juventus. Sono soddisfatto e abbiamo voglia di concludere bene e conquistare ciò a cui ambiamo ormai da diverse settimane. Sappiamo che il Monza è una squadra che ha segnato molto in questo campionato e che fino a un paio di mesi fa era in lotta per i playoff. Sarà un match complicato, ma noi dobbiamo essere pronti a fare una partita di grande sacrificio, grande voglia e grande qualità per portare a casa il risultato”. Fonte: hellasverona.it

Hellas Verona, allenamento questa mattina
La squadra di Zanetti prosegue la preparazione, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, in vista della sfida in programma domenica sera allo stadio Bentegodi contro il Como, ultimo appuntamento della stagione 2024/25 davanti al pubblico amico.

Ventura: “A inizio stagione ero convinto che il Verona sarebbe retrocesso”
“Vedo una partita che potrà decidere molto che è Cagilari-Venezia. Se la squadra di Di Francesco dovesse vincere succederebbe un piccolo terremoto, perché verrebbero coinvolte squadre che si sentivano già salve. Dopo la sfortuna dell'anno scorso, con quella retrocessione al 91' con il Frosinone per il gol di Niang dell'Empoli, Di Francesco meriterebbe di rimanere in Serie A. Ha dato una propria identità a una squadra che, pur senza grandi qualltà individuali, almeno ha un filo conduttore: il gioco”. “Sono sincero: a inizio stagione ero convinto che il Verona sarebbe retrocesso. Invece mi sono sbagliato. Anche loro sono molto bravi a non perdere mai la bussola. Neanche dopo le sconfitte pesantissime in casa contro l'Inter e l'Atalanta, in cui hanno preso cinque gol. A parte Suslov e pochi altri, non hanno grandi individualità. Però c'è il fattore Bentegodi: quando glochi in casa spinto da 30mila persone è tutto più facile. Spesso le salvezze passano da questi particolari” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport l’ex allenatore Gian Piero Ventura.

Nel ricordo di Claudio Garella
Il 16 maggio 1955, a Torino, nasceva il futuro campione d'Italia 1984/85. Un portiere capace grazie al suo stile di prodezze uniche tra i pali. RIP Garellik.

Buon compleanno
Tanti auguri a… Antonio De Vitis. L’ex attaccante dell’Hellas Verona festeggia 61 anni.